Lettera della Rettrice, maggio 2025

12 maggio 2025

Ci sono primavere che portano con sé più promesse di altre. Questa, con l’elezione del nuovo papa, soffia un vento discreto ma tenace di speranza sul nostro mondo lacerato.

Un uomo ha detto sì, nel silenzio di una cappella, al peso e alla dolcezza di un nome che ormai lo supera. E quel sì risuona ben oltre le mura della Sistina, come un invito al dialogo, all’unità, a una pace pazientemente tessuta. «La pace sia con voi».

Perché la pace non è mai un’acquisizione definitiva. Si costruisce, pietra dopo pietra, nell’incontro con le differenze, nell’ascolto paziente, nella capacità di non ridurre l’altro ai suoi contorni più visibili. È quella soglia fragile che attraversano coloro che osano ancora credere che la verità non annulli l’alterità, ma la abbracci.

A Domuni Universitas, la nostra vocazione si inserisce in questo stesso soffio. Viviamo all’incrocio di lingue, continenti e tradizioni. Lo schermo, lungi dall’essere un ostacolo, diventa la membrana sottile di una comunione inattesa. Studenti del Sahel dialogano con docenti della Polonia; voci dell’Amazzonia rispondono a quelle del Libano. E ciò che potrebbe sembrare un semplice scambio accademico diventa talvolta terra santa: luogo di condivisione, di sconvolgimento, di luce ricevuta.

Mentre la Chiesa si prepara a seguire un nuovo pastore, possiamo anche noi, a Domuni, proseguire questo cammino con fervore: non nel frastuono, ma nella chiarezza di coscienze risvegliate. Nell’asperità del reale, ma protesi verso l’orizzonte sempre lontano di una pace giusta e duratura, dove le culture non si ignorano, ma si benedicono.

Dott.ssa Marie Monnet
Rettrice