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[Convegno] Induismo e Cattolicesimo: un incontro per costruire ponti a La Réunion
![[Convegno] Induismo e Cattolicesimo: un incontro per costruire ponti a La Réunion](/media/photologue/photos/cache/colloque-hindouisme-et-catholicisme-image-pagina_cabecera.png)
2 giugno 2025
Sabato 7 giugno 2025, dalle 8:30 alle 12:30, si terrà un convegno sul dialogo interreligioso tra induismo e cattolicesimo a Saint-Denis de La Réunion. Questa mattinata di scambi è organizzata dal Gruppo di Dialogo Interreligioso di La Réunion (GDIR), in collaborazione con Domuni Universitas, Radio Arc en Ciel, Terre Banyan e altri attori, e si inserisce in un percorso di reciproco riconoscimento, comprensione delle identità spirituali e promozione di una convivenza pacifica delle convinzioni in uno spazio condiviso.
UN’INIZIATIVA RADICATA NELLA STORIA DI LA RÉUNION
La Réunion, territorio di meticciato culturale e spirituale, è da tempo luogo di intreccio tra tradizioni religiose. L’induismo e il cattolicesimo vi coesistono fin dal XIX secolo, spesso in forme popolari ibride o parallele. Questo convegno intende rivedere questa storia, comprenderne le problematiche, superare i pregiudizi e riflettere sulle forme contemporanee di dialogo.
L’evento si svolgerà presso i locali dell’UCO, al 46 boulevard Notre-Dame de la Trinité, a Saint-Denis. L’accoglienza è prevista dalle 8:00 e la mattinata sarà articolata attorno a sei interventi principali, accompagnati da sessioni di domande e risposte con il pubblico, nonché da una pausa musicale animata dal Coro Effimero. La mattinata si concluderà con un momento conviviale di fraternità interreligiosa.
UNA DIVERSITÀ DI INTERVENTI PER INCROCIARE I PUNTI DI VISTA
Il convegno sarà moderato dal Dott. Patrick Monjou, dottore in storia medievale e professore di storia e geografia all’Università di La Réunion, mentore presso il dipartimento di storia di Domuni-Universitas, garantendo così un filo conduttore accademico e una rigorosa contestualizzazione degli interventi.
Tra gli intervenuti, Mons. Gilbert Aubry, vescovo emerito di La Réunion, aprirà gli scambi ripercorrendo la genesi del dialogo tra induismo e cattolicesimo sull’isola e la figura fondatrice del padre Arul Varaprasadam. In carica dal 1975 al 2023, Mons. Aubry ha segnato la storia della Chiesa reunionese con il suo impegno per la cultura, la poesia e soprattutto il dialogo interreligioso, con la creazione del GDIR. Testimonierà il suo percorso personale e istituzionale, attento alle spiritualità presenti sull’isola.
Swami Adyayānanda Sarasvatī, responsabile dell’Ārsha Vidyā Āshram al Porto, interverrà per presentare l’induismo nella sua dimensione filosofica e spirituale, smantellando al contempo i numerosi stereotipi ad esso associati. Il suo percorso singolare – nato in Francia continentale in una famiglia atea, iniziato al tamil e al sanscrito, formato in un ashram a Mumbai – gli conferisce una posizione di ponte vivente tra le culture. Illustrerà come l’induismo possa nutrire un cammino di conoscenza di sé e di ricerca interiore, ben oltre le caricature.
STORIA, ANTROPOLOGIA E SPIRITUALITÀ IN DIALOGO
Il convegno si propone anche come un momento di riflessione storica e antropologica. Céline Ramsamy-Giancone, dottoressa in storia contemporanea, esplorerà il percorso del gesuita Charles Laroche (1813–1868), missionario nell’India del XIX secolo, prima di proseguire la sua opera presso gli indiani indentured a La Réunion. La sua relazione offrirà una lettura delle prime interazioni religiose tra induisti e cattolici in una prospettiva di contatto interculturale, spesso poco conosciuta.
Successivamente, il professor emerito Prosper Ève, specialista della storia delle Mascaregne, analizzerà la conversione degli indentured indiani al cattolicesimo, spesso descritta come forzata. Sulla base di fonti statistiche e d’archivio, metterà in luce la complessità di queste dinamiche religiose: adesioni, sincretismi, resistenze, scelte individuali o collettive. Un contributo essenziale per superare le idee preconcette e affrontare le sfide della trasmissione religiosa in un contesto post-schiavistico.
TRA IDENTITÀ INCROCIATE E PRATICHE POPOLARI
Daniel Minienpoullé, presidente del GDIR, vicepresidente della federazione tamil di La Réunion e presidente del tempio induista Kalikambal, interverrà sulle tensioni e gli arricchimenti legati alla convivenza tra cattolicesimo e induismo nelle traiettorie individuali e collettive. Metterà in luce le ambivalenze di una memoria talvolta dolorosa – segnata dalla dominazione coloniale e religiosa – ma anche le fecondità possibili nate dalla sovrapposizione o convivenza dei riti.
Un altro intervento significativo sarà quello del padre Stéphane Nicaise, gesuita e antropologo, che propone una lettura originale delle pratiche religiose a La Réunion attraverso il tema del «fare la preghiera» reunionese. Per lui, le appartenenze religiose non bastano a riassumere la spiritualità vissuta: è nei gesti, nei canti, nelle offerte, nei luoghi della memoria che si esprime una religiosità creola radicata, vivente, spesso trasversale alle istituzioni. Un approccio incarnato, fondato sull’osservazione sul campo e sull’incontro tra fede e scienze umane.
UNA MEMORIA VIVENTE DEL DIALOGO
Infine, il frate domenicano Manuel Rivero, preside della facoltà di scienze sociali di Domuni-Universitas e cappellano nel carcere di Domenjod, evocherà la figura luminosa di Mons. Pierre Claverie, vescovo di Orano, assassinato nel 1996. Questo martire del dialogo islamo-cristiano affermava di «avere bisogno della verità degli altri» per approfondire la propria fede. La sua testimonianza, al tempo stesso spirituale e politica, ricorderà l’importanza vitale del dialogo in un mondo attraversato da fratture religiose.
Fabrice Papa-Patsoumoudou, organizzatore principale del colloquio e dottorando in teologia presso Domuni-Universitas, concluderà gli interventi presentando le grandi figure del dialogo tra induismo e cattolicesimo, a partire da Henri Le Saux, monaco benedettino divenuto Swami Abhishiktananda, precursore dell’inculturazione spirituale in India. Evocherà altresì l’opera discreta ma essenziale del padre Arul Varaprasadam, figura fondatrice del dialogo a La Réunion, recentemente scomparso. Impegnato nella formazione biblica e presidente dell’UROGEC, Fabrice Papa sostiene questo incontro con convinzione, al crocevia dei mondi accademico, pastorale e associativo.
UN EVENTO PORTATORE DI PACE
Questo convegno, grazie alla ricchezza dei suoi relatori, alla diversità dei suoi approcci e alla qualità del suo radicamento locale, si annuncia come un momento significativo della vita intellettuale e spirituale della Riunione. Offre uno spazio raro di parola, ascolto e reciproco riconoscimento, in una società spesso tentata da chiusure identitarie o da semplificazioni riduttive.
Valorizzando la memoria, decostruendo i pregiudizi, incrociando discipline e testimonianze, l’evento si inserisce in un percorso duraturo di pace sociale e di educazione alla pluralità. A La Réunion, territorio dove coesistono templi, chiese, moschee e pagode, riafferma che il dialogo interreligioso non è un lusso, ma una necessità – un modo di costruire insieme la società, nel rispetto delle differenze e nella ricerca comune di senso.
→ Contatto: Fabrice Papa-Patsoumoudou
📞 +262 692 71 95 76
📧 fabrice.patsoumoudou@gmail.com