René Girard e il sistema mimetico

Il corso "René Girard e il sistema mimetico" offre una chiave di lettura straordinaria per comprendere l’essere umano e la società.
Codice del corso: FIL-IT10
Professore: Dr. Ing. Michel Van AerdeIl pensiero di René Girard (1923-2015) rappresenta una delle teorie più originali e profonde del XX secolo nell’ambito della filosofia, dell’antropologia e della teologia. La sua teoria mimetica offre una chiave di lettura rivoluzionaria del desiderio umano, della violenza e della formazione delle società. Attraverso l'analisi dei meccanismi di imitazione, rivalità e sacrificio, Girard ha gettato nuova luce sulle strutture culturali e religiose che regolano la vita umana.
Il corso "René Girard e il sistema mimetico" esplora in profondità questa teoria, mettendo in evidenza le sue applicazioni in vari campi del sapere: dalla letteratura all'antropologia, dalla filosofia alla teologia, fino alla sua rilevanza per la comprensione della società contemporanea.
L’obiettivo è fornire agli studenti gli strumenti per capire la logica del desiderio mimetico, il meccanismo del capro espiatorio e il ruolo della religione e della violenza nella formazione delle istituzioni sociali. Girard, con la sua opera, ha smascherato i fondamenti della cultura umana, mostrando come i conflitti e i sacrifici siano elementi strutturali dell'organizzazione sociale.
René Girard: un pensiero sistematico
René Girard non è stato solo un filosofo o un antropologo, ma un pensatore sistematico, capace di costruire una teoria coerente che spiega molteplici aspetti dell'esperienza umana.
Un’opera gigantesca e complessa
Girard ha pubblicato numerose opere, tra cui:
- Menzogna romantica e verità romanzesca (1961),
- La violenza e il sacro (1972),
- Le cose nascoste sin dalla fondazione del mondo (1978),
- Il capro espiatorio (1982).
Questi testi non sono semplicemente studi settoriali, ma pezzi di un sistema unitario di pensiero. Per comprenderlo, è essenziale cogliere il principio del desiderio mimetico che sta alla base della teoria girardiana.
Il desiderio mimetico: la base del comportamento umano
L'imitazione come principio universale
Girard parte da una constatazione fondamentale: gli esseri umani desiderano per imitazione. Non esiste un desiderio puro o originale, perché tutti i nostri desideri sono modellati sugli altri. Questa intuizione, sviluppata inizialmente attraverso lo studio della letteratura (da Cervantes a Dostoevskij), diventa la base della sua teoria antropologica.
Il desiderio mimetico funziona secondo una dinamica triangolare:
- Il soggetto (chi desidera)
- L’oggetto desiderato
- Il modello o mediatore (chi indica l’oggetto come desiderabile)
Più il modello è vicino al soggetto, più il desiderio si trasforma in rivalità. Questo porta inevitabilmente a conflitti, perché due individui che desiderano la stessa cosa finiscono per scontrarsi.
Dal desiderio al conflitto
Se due persone desiderano lo stesso oggetto, nasce la competizione. Tuttavia, il conflitto non è realmente dovuto all’oggetto, ma all'imitazione dell'altro. Il desiderio non è tanto per l'oggetto in sé, ma per il riconoscimento che il possesso dell'oggetto implica.
Questa dinamica mimetica si manifesta ovunque:
- Nei rapporti personali (gelosie, invidie, competizioni)
- Nella politica (lotte di potere)
- Nell’economia (consumismo e status sociale)
La violenza e il capro espiatorio
Come viene regolata la violenza?
Se il desiderio mimetico porta inevitabilmente a conflitti, la società deve trovare un modo per contenerli. Girard scopre un meccanismo fondamentale: il capro espiatorio.
Quando la tensione sociale diventa insostenibile, la comunità canalizza la violenza su un’unica vittima, ritenuta responsabile del disordine. Questa vittima, una volta sacrificata o espulsa, diventa paradossalmente il fondamento della riconciliazione sociale.
La trasformazione della vittima
Il capro espiatorio viene prima percepito come colpevole, poi, dopo il sacrificio, trasfigurato in una figura benefica o sacra. Questo spiega perché molte religioni si fondano su miti di sacrificio e redenzione.
La religione come regolazione della violenza
Girard sostiene che le religioni primitive sono nate proprio per regolare la violenza mimetica. I riti sacrificali, infatti, riproducono in modo ritualizzato il meccanismo del capro espiatorio.
Il cristianesimo, però, rompe questo ciclo: la Passione di Cristo rivela il meccanismo e denuncia l’ingiustizia del sacrificio.
Il cristianesimo e la rivelazione della violenza
Gesù e la fine del meccanismo sacrificale
Girard vede nei Vangeli una critica radicale al meccanismo del capro espiatorio. Cristo, come vittima innocente, svela la violenza nascosta dietro il sacrificio.
Frasi evangeliche come "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno" dimostrano che la folla che uccide è vittima di un meccanismo inconscio.
Il cristianesimo, dunque, non è una religione sacrificale, ma la fine della religione del sacrificio.
Dopo il cristianesimo: la crisi del sacro
Se la religione non può più regolare la violenza, come può farlo la società moderna? Girard suggerisce che oggi la violenza viene regolata attraverso altri meccanismi:
- Il mercato economico: il desiderio viene canalizzato verso il consumo.
- La politica e la giustizia: che cercano di risolvere i conflitti in modo istituzionale.
- I media: che creano nuovi capri espiatori attraverso la cultura del linciaggio mediatico.
Ma questi strumenti sono fragili e potrebbero non essere sufficienti a prevenire un’escalation di violenza.
Perché studiare Girard oggi?
Il pensiero di Girard è di straordinaria attualità:
- Spiega il ruolo della violenza nei social media, dove si formano rapidamente gruppi di persecuzione e linciaggi digitali.
- Aiuta a comprendere il terrorismo, che spesso si basa su meccanismi di rivalità mimetica e sacrificio.
- Offre una prospettiva critica sulla crisi politica ed economica mondiale, dove la polarizzazione e il bisogno di capri espiatori sono sempre più evidenti.
Studiare Girard significa comprendere i meccanismi nascosti della società e imparare a gestire il desiderio e il conflitto in modo consapevole.
Conclusione
Il corso "René Girard e il sistema mimetico" offre una chiave di lettura straordinaria per comprendere l’essere umano e la società. Attraverso la teoria del desiderio mimetico, la logica del capro espiatorio e la critica alla violenza sacrificale, Girard ci invita a ripensare il nostro modo di vivere e di relazionarci con gli altri.
Se vogliamo costruire una società meno violenta e più giusta, dobbiamo iniziare a capire i meccanismi profondi che regolano il nostro comportamento.
Indice
- Prima Tappa
- Seconda tappa: Il sacrificio, al cuore della cultura
- Terza tappa: I testi di Jehovah
- Quarta tappa: La giustizia e il sacro
- Quinta tappa: Desiderio, violenza, mimesi
- Sesta tappa: Denaro, Jean-Marie Albertini
- Settima tappa: Disturbi alimentari e desiderio mimetico (articolo di R. Girard)
- Ottava tappa : Islam intervista di R. Girard a H. Tincq
- Nona tappa: Lavoro
- Decima tappa: Le origini della cultura / René Girard